Università degli studi di Bergamo

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L’innesto di una struttura universitaria nella città di Bergamo avvenne nel 1961 con l’apertura della Scuola superiore di giornalismo e mezzi audiovisivi, scuola biennale di specializzazione post-laurea, nata su iniziativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con il concorso del Comune di Bergamo, sotto la direzione del prof. Mario Apollonio. La scuola, sebbene di breve durata nella realtà bergamasca, contribuì significativamente a creare le premesse per una nuova sensibilità. La sua stessa ubicazione nel Palazzo del Podestà sulla Piazza Vecchia, cioè nel cuore della città, segnò l’avvio di un nuovo rapporto con il centro storico, efficace anche ai fini della rivitalizzazione attraverso la nobiltà della nuova funzione.

Con la costituzione, il 16 novembre 1968, del Consorzio per l’istituzione di facoltà universitarie in Bergamo che vedeva la presenza del Comune di Bergamo, dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, si crearono le condizioni per l’avvio di iniziative espresse direttamente dalla città e per l’effettiva nascita dell’Università di Bergamo.

In seguito alla chiusura del corso di Lingue straniere presso l’Università Bocconi di Milano, nello stesso 1968 si scelse di dar vita all’Istituto di Lingue e Letterature Straniere, attraverso un comitato ordinatore presieduto dal prof. Vittore Branca. Lo statuto dell’Istituto Universitario fu approvato nel dicembre del 1968.

I corsi iniziarono già nell’a.a. 1968-69, rettore lo stesso prof. Branca, con l’attivazione tra l’altro delle cinque lingue fondamentali (francese, inglese, spagnolo, russo, tedesco).

L’istituzione, nell’a.a. 1974-75, rettore il prof. Serio Galeotti, del Corso di laurea in Economia e commercio portò un sensibile vantaggio, in quanto irrobustì il corpo docente, aumentò il numero degli studenti e al contempo stimolò l’interesse degli enti finanziatori che vedevano con soddisfazione l’Università svolgere un ruolo anche di servizio alle attività economiche e amministrative locali.

Sotto la gestione del nuovo rettore prof. Giorgio Szëgo, espresso dalla nuova Facoltà di Economia (attivata nel 1985), l’Università si rafforza ulteriormente.

La distinzione in due Facoltà segnò una svolta fondamentale nell’assetto e nella vita dell’Università, ma sarà il rettore Pietro Enrico Ferri, nel 1991, ad attivare anche la Facoltà di Ingegneria a Dalmine e a realizzare, nel 1992, il passaggio dell’Istituzione allo Stato con la nuova denominazione di Università degli Studi di Bergamo.

Il potenziamento e l’articolazione della proposta formativa venivano così a coprire ampiamente tre importanti settori, interagendo con la domanda del territorio, non solo in scala locale, ma entro il più vasto contesto della Regione Lombardia.

L’Ateneo si è andato via via sviluppando e, soprattutto negli ultimi anni, sotto la guida del rettore Alberto Castoldi (1997-2009), ha registrato un incremento notevole.

Nel 2001 è avvenuto il trasferimento della Facoltà di Economia da Città Alta a Bergamo Bassa, nella sede di via dei Caniana. Con l’acquisizione della nuova sede di Sant’Agostino e del vicino ex Pensionato Baroni, che costituiscono il nucleo di un nuovo polo umanistico, e il trasferimento di alcuni uffici nella nuova sede di via San Bernardino l’Ateneo può ora contare su una superficie di 47.360 metri quadrati (dato aggiornato a marzo 2008).

Importante è anche il consolidamento di un’attività scientifica che va oltre i confini nazionali. L’Università degli Studi di Bergamo è ad esempio sede amministrativa di numerosi Dottorati di ricerca e può contare su iniziative di prestigio quali il Seminario internazionale di lingua russa, il Corso di lingua e cultura italiana per stranieri, il Centro di eccellenza in Antropologia, l’Osservatorio sulle fusioni bancarie, il Centro studi sul territorio, il Centro per la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento e la Scuola di Management.

Originale ed efficace è poi il sistema di relazioni attivate con il territorio. Varie associazioni di categoria si sono ad esempio conglobate nel finanziamento dell’associazione Pro Universitate Bergomensi che coadiuva l’ateneo nelle sue iniziative, a testimonianza della collaborazione creatasi fra Università e mondo imprenditoriale. Un connubio che ha portato alla nascita di alcuni corsi di laurea unici in Italia, come quello di Ingegneria tessile, e al finanziamento di laboratori e progetti di ricerca in vari campi.

L’Università degli Studi di Bergamo costituisce oggi una presenza forte e significativa nella realtà bergamasca e lombarda. La sua stessa dislocazione in alcuni complessi monumentali della Città Alta, in sedi funzionali nella Città Bassa, nonché nella particolare realtà urbanistica di Dalmine con i suoi laboratori all’avanguardia, rende evidente il suo radicamento nella città e nel territorio.

Attualmente l’Ateneo bergamasco, grazie al suo impegno costante per il rinnovamento e l’ampliamento dell’offerta formativa e delle strutture, consta di 6 aree didattiche (corrispondenti ai Dipartimenti di Giurisprudenza; Ingegneria; Lettere e Filosofia; Lingue, letterature straniere e comunizazione, Scienze aziendali, economiche e metodi quantittaivi; Scienze umane e sociali), 14 corsi di laurea triennali, 15 corsi di laurea magistrale, 3 corsi di laurea magistrale tenuti in inglese e una laurea magistrale a ciclo unico inGiurisprudenza.

L’organizzazione didattica si avvale di varie opportunità offerte agli studenti: scambi con l’estero (la percentuale di scambi del programma Erasmus è fra le più alte in Italia), stages presso aziende ed enti sia in provincia, sia in Italia che in tutto il mondo, tirocini, tutorato, corsi propedeutici, corsi di perfezionamento post-laurea, master di primo e secondo livello.

Punti di forza dell’Università degli Studi di Bergamo risultano quindi essere l’ampio ventaglio dell’offerta formativa (anche attraverso progetti di E-Learning), l’ottimo funzionamento dei numerosi laboratori a disposizione degli studenti, gli ambiziosi centri di ricerca e non ultimo il fatto che l’Ateneo opera in un territorio fra i più dinamici sul piano culturale ed economico.

Dal 1° ottobre 2009, rettore è il prof. Stefano Paleari.

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Facoltà di Economia

Il Corso di laurea in Economia e Commercio, istituito nel 1974 su iniziativa dell’allora Rettore prof. Serio Galeotti, nasce soprattutto per venire incontro agli interessi del territorio che vedeva con soddisfazione l’Università svolgere un ruolo attivo nella creazione di personale qualificato per il sistema economico locale e per la pubblica amministrazione. Infatti, promotore della sua creazione è stato il consorzio costituito da Comune di Bergamo, Provincia e Camera di Commercio, finanziatore dell’Istituto universitario di Lingue e Letterature straniere. L’attivazione della Facoltà di Economia, nell’anno 1985, ha costituito elemento di ulteriore propulsione per l’Ateneo bergamasco che, già quotato per la sua Facoltà di Lingue e Letterature straniere, ha visto aumentare notevolmente il numero di studenti e, conseguentemente, di docenti.
Lo sviluppo verificatosi negli oltre trent’anni di attività porta ora la Facoltà ad avere circa 3.400 studenti, grazie a un’offerta formativa che spazia da corsi di laurea e di laurea magistrale di taglio più manageriale a quelli più strettamente di taglio economico, con approfondimenti anche sui profili maggiormente quantitativi e su quelli giuridici, fino a completarsi con un corso in Scienze della sicurezza economico-finanziaria rivolto esclusivamente agli allievi ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza. I contatti con il territorio, oggi molto intensi, consentono alla Facoltà, da un lato, di disegnare corsi che rispondano in via sempre crescente alle necessità espresse dal mondo del lavoro e, dall’altro, di poter beneficiare di esperienze concrete da proporre ai propri studenti a completamento della loro formazione, attraverso testimonianze, seminari, stages, e al proprio corpo docente, con progetti di ricerca elaborati insieme al tessuto economico locale.
Oltre ai corsi di laurea, la Facoltà offre poi una ampia scelta di corsi post laurea: masters, corsi di perfezionamento, dottorati di ricerca.
Nell’ambito dell’azione d’internazionalizzazione promossa dal MIUR, presso la Facoltà di Economia sono attivati: un titolo di Laurea congiunta con l’Université Lumière Lyon II (FR) in Management, Finanza e International Businessi per il quale è prevista l’assegnazione di 2 borse, il progetto Summer Business Program con l’Università del Missouri; il programma Boarding Pass con la Freie Universität Berlin (D) e la IÉSEG School of Management, Lille (F). È presente inoltre un’offerta formativa di internazionalizzazione, istituita a livello di Ateneo, che prevede importanti programmi tesi a favorire i soggiorni di formazione all’estero degli studenti (programma europeo LLP/Erasmus e programmi di scambio con istituzioni universitarie extra-europee).
Dal 1° ottobre 2012 le attività didattiche afferiscono al Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi.

Facoltà di Giurisprudenza

La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bergamo, istituita nel 2004, trova la sua origine nel Dipartimento di Scienze giuridiche “Alberico da Rosciate” dell’Università di Bergamo e risponde all’esigenza di proporre una completa offerta formativa nel settore giuridico. Preside della Facoltà dal 2004 al 2008 è stato il Prof. Francesco Tagliarini.
Dal 2008 è Preside della Facoltà la Prof.ssa Barbara Pezzini.
La Facoltà di Giurisprudenza si presenta in linea con la nuova riforma universitaria (DM 270/2004 e successivi decreti attuativi) che ha introdotto ulteriori modifiche agli ordinamenti didattici dei corsi di studio già riformati dal DM 509/99. Le modifiche riguardano in particolare le classi di laurea e laurea magistrale, la denominazione dei titoli di studio, la riduzione del numero degli esami e i requisiti richiesti per l’accesso.
Dal 1° ottobre 2012 le attività didattiche afferiscono al Dipartimento di Giurisprudenza.

Facoltà di Ingegneria

La Facoltà di Ingegneria nasce nel 1991 con l’attivazione del corso di laurea in Ingegneria gestionale, istituito sotto l’impulso delle esigenze prospettate dal mondo economico locale e dalle possibilità di creare ampie sinergie con la Facoltà di Economia. Negli ultimi anni, grazie anche alla riforma, la Facoltà si è arricchita dei nuovi corsi di laurea in Ingegneria edile, Ingegneria meccanica, e per ultima Ingegneria informatica, ampliando ulteriormente l’offerta formativa. Il corpo docente comprende 88 tra professori di ruolo, Professori associati e Ricercatori, e offre agli studenti la possibilità di una serie di stage presso aziende del territorio che facilitano l’introduzione nel mondo del lavoro.
In pochi anni la Facoltà è cresciuta per numero di iscritti (ne conta più di 2500 fra iscritti alle lauree triennali e magistrali), dotandosi di nuove strutture come i laboratori d’avanguardia realizzati anche con la collaborazione di imprese del territorio.
L’organizzazione del campus della Facoltà comprende inoltre la Casa dello studente, la Mensa universitaria, convenzioni con i centri sportivi di Dalmine (CUS, Piscina comunale, ecc.).
Dal 1° ottobre 2012 le attività didattiche avevano afferito al Dipartimento di Ingegneria, afferendo dall’a.a. 2014/2015 al Dipartimento di Ingegneria e scienze applicate e al Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione.

Facoltà di Lingue e Letterature straniere

La Facoltà di Lingue e Letterature straniere nasce nel 1968 con la fondazione dell’Istituto Universitario di Lingue e Letterature Straniere. La scelta di un istituto di lingue coincise con la contestuale chiusura del corso di Lingue straniere dell’Università Bocconi di Milano e si basò su di un’attenta analisi dell’offerta potenziale del territorio.
La Facoltà vive un periodo di particolare sviluppo fra gli anni Ottanta e Novanta, grazie fra l’altro all’istituto di Slavistica, che si posiziona come il centro di cultura più attivo d’Italia.
Facoltà storica dell’Università degli studi di Bergamo, Lingue e Letterature straniere (nonostante il distacco dal suo interno di molti corsi a seguito della la nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia) conta a tutt’oggi un alto numero di iscritti (più di 3800), a dimostrazione della capacità di saper adattare i nuovi corsi di laurea alle esigenze del territorio e del mercato nella sua accezione più ampia. I curricula in Comunicazione pubblica e istituzionale, Comunicazione per la cooperazione internazionale sono solo alcuni esempi della politica adottata dalla Facoltà per garantire una formazione critica, capace di elaborare una concezione complessa della cultura, adatta a misurarsi con una realtà in continuo divenire.
Dal 1° ottobre 2012 le attività didattiche afferiscono al Dipartimento di Lingue, letterature straniere e comunicazione.

Facoltà di Scienze della Formazione

La Facoltà di Scienze della Formazione nasce nel 2001 come Facoltà di Lettere e Filosofia da uno smembramento della Facoltà di Lingue e Letterature straniere. La Facoltà esordisce con due corsi di laurea: uno in Scienze dell’educazione (già attivo da un anno presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere) e uno in Lettere(ora presso Scienze umanistiche); l’offerta formativa è stata poi potenziata con l’attivazione del corso in Scienze psicologiche e delle lauree magistrali in Scienze pedagogiche e Psicologia clinica.
Già dal primo anno Scienze della Formazione incontra ampi consensi (gli iscritti furono infatti 1874), per raggiungere nel 2005/2006 la cifra di quasi 4000.
Preside della Facoltà dal 2001 al 2008 è stato il Prof. Mauro Ceruti.
Dal 1° ottobre 2012 le attività didattiche afferiscono al Dipartimento di Scienze umane e sociali.

Facoltà di Scienze umanistiche

La Facoltà di Scienze umanistiche nasce nel 2006 (insieme alla Facoltà di Scienze della Formazione) dalla divisione della preesistente Facoltà di Lettere e Filosofia. La Facoltà comprende i corsi di laurea in Lettere e in Filosofia e i corsi di laurea magistrale in Cultute moderne comparate e in Diritti dell’uomo ed etica della cooperazione internazionale (quest’ultimo in collaborazione con Giurisprudenza ed Economia).
Dal 1° ottobre 2012 le attività didattiche afferiscono al Dipartimento di Lettere e Filosofia.

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